Torre Mazzinghi

Entrai dal barbiere, avevo 10 anni e paura degli adulti, un senso come d’inadeguatezza ed inferiorità mi mangiava a morsi. Il barbiere stava già lavorando su un cliente:

“Fammi i capelli lisci come il culo di un bimbetto”.

Linguaggio terribilmente maschio, talmente maschio che, essendo bimbo, temetti seriamente per la mia incolumità fisica. Avevo paura che mi obbligassero a calar le braghe per sentire com’è liscio il culo di un bimbo, farsene un’idea e lavorare in tal senso. Ciò, ovviamente, non accadde, ma mi rimase addosso quel certo non so che di schifo, ribrezzo e profondo disprezzo per tutto quello che è riconducibile al linguaggio terribilmente maschio. 

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