Eutanasia legale

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Lug 31, 2021

La battaglia a favore dell’eutanasia legale non è, come sostengono alcuni, una battaglia a favore della morte: è, al contrario, una battaglia a favore della vita intesa nel suo significato più ampio.

“Molte persone gravemente malate oggi non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la loro condizione. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o ad accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, molti Stati degli Stati Uniti e sempre più Paesi nel mondo.Persino a fronte di una proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel 2013 e due richiami della Corte costituzionale, il Parlamento in tutti questi anni non è mai riuscito a discutere di eutanasia legale. Ecco perché, a fianco delle persone che non possono aspettare i tempi della politica e della giustizia, abbiamo deciso di dare la parola ai cittadini con un referendum”: con queste parole l’Associazione Luca Coscioni ha lanciato nell’aprile di quest’anno la raccolta di firme per indire una consultazione popolare sul tema della “buona morte”.

Non crediamo ci sia molto da aggiungere: quella per la “buona morte” è a tutti gli effetti una battaglia di civiltà che abbraccia molti argomenti, a partire dal tema (più volte tirato in ballo a sproposito in questi ultimi tempi) della libera scelta per giungere ai temi della qualità e della dignità della vita – e dignità della vita significa indubbiamente dignità anche nella sua conclusione.

Per questo il Circolo ARCI Il Botteghino ospiterà stasera, a partire dalle ore 22:00, nel corso dell’evento “Canzonacce e ponci” organizzato dall’Albero di Pepe di Pontedera, un banchetto per raccogliere firme a favore di questo referendum (è necessario presentare un documento di identità). Per saperne di più vi invitiamo a visitare il sito referendum.eutanasialegale.it

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