Lo chiamavano Parafango
Leonardo Martinelli detto «Parafango» nasce alla fine della seconda mondiale in un manicomio. Dopo una disastrosa partecipazione a un Giro d’Italia sposa una ragazza di nome Brunilde, dalla quale si separerà poco tempo dopo. Muore in circostanze misteriose.
A Martinelli il cantautore Stefano Nottoli ha dedicato dapprima una canzone, quindi un intero album, poi uno spettacolo teatrale in cui alle canzoni si alternavano monologhi in vernacolo lucchese (affidati a Simonetta Bianchi della compagnia teatrale Invicta) e, infine, un lungo racconto pubblicato dall’editore Del Bucchia.
Parafango è un personaggio di fantasia ma per raccontarne le vicende Stefano Nottoli si è ispirato ai suoi ricordi d’infanzia e a numerose “storie di paese“ che ha ascoltato in giro e che hanno il sapore, molto spesso, di leggende metropolitane: ne è venuta fuori una storia di quelle che a noi paiono sin troppo sopra le righe per essere veramente false. Se volete farvene un’idea fate un salto sabato 3 luglio alle ore 21:30, al Circolo ARCI Il Botteghino: presenteremo il libro di Stefano Nottoli «Lo chiamavano Parafango» e, in compagnia dell’autore e di Simonetta, ripercorreremo la vita e le opere di Leonardo Martinelli detto «Parafango» in un viaggio tra aneddoti, letture e canzoni. Vedrete che vi sembrerà di ascoltare una di quelle storie che qualcuno vi ha raccontato tanti anni fa e cui, in fondo in fondo, avete persino creduto.